LEASING. SEI SICURO CHE IL TUO NON SIA IN USURA ???

Non tutti sanno che l’usura bancaria è una pratica che comunemente la banca applica non solo a conti correnti affidati, ma anche a contratti di diversa natura come i leasing.

Il leasing è un contratto con il quale un soggetto (utilizzatore o conduttore) acquista da un altro soggetto (locatore o concedente) il godimento di un bene (mobile o immobile) tramite indicazione da parte di un terzo (fornitore) e che offre la possibilità, al termine della locazione, di diventare proprietario del bene dietro versamento di un prezzo (opzione di riscatto o di acquisto).Per analizzare la possibilità del verificarsi di casi di usura bancaria relativi ai contratti di leasing è possibile effettuare una consulenza econometrica.

Per procedere all’analisi dei contratti è necessario accertare la data precisa di stipula in modo da verificare i massimali di interesse stabiliti per il trimestre in oggetto. Se il tasso d’interesse del contratto supera nettamente il massimale definito per il trimestre in cui è stato stipulato lo stesso, si parlerà di usura originaria (cioè al momento della stipula del contratto) o di usura sopravvenuta (se il tasso soglia viene superato nel corso dell’ammortamento) .

In tali casi si applica l‘art. 1815 comma 2 che sancisce che: se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi.

L’art. 2 della Legge 108/96 e l’art. 644 comma 5 prevedono inoltre che ai fini del calcolo del T.E.G. (attraverso la misurazione e la comparazione del quale si verifica la presenza o meno di usura), si tenga conto di tutte le spese correlate all’erogazione del credito (tranne le imposte e le tasse) e quindi sono incluse in tale calcolo anche le spese inerenti l’erogazione, la fruizione e l’estinzione del finanziamento (esempio: spese di istruttoria, assicurazioni, penali ecc.)

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