PER FARE IMPRESA E’ NECESSARIO DISPORRE DI LIQUIDITA’

Ciò significa rivolgersi ad istituti bancari. Tuttavia, per concedere credito, le banche impongono ai clienti clausole ai limiti dell’illecito, se non decisamente fuori legge.

Così, per sviluppare la propria attività si rischia di cadere nella trappola dell’usura.

Alcuni istituti bancari continuano a propinare a privati e imprenditori tassi d’interesse ben superiori ai fatidici valori soglia.

Poco tempo fa è balzato agli ”onori” della cronaca il caso di un imprenditore della provincia di Bari che per portare avanti la sua azienda ha richiesto un finanziamento dovendo accettare, suo malgrado, una sottoscrizione di una polizza fideiussoria finalizzata a tutelare l’istituto in caso d’insolvenza.

La brutta sorpresa è arrivata dopo qualche tempo, quando l’imprenditore ha cominciato a saldare le rate, riscontrando un importo più alto del dovuto. Il ricarico è stato determinato proprio dalla polizza fideiussoria firmata.

La difesa del cliente evidenzia che qualora i tassi d’interesse superino il cosiddetto valore soglia, le banche incorrono nella sanzione civilistica e sono tenute a rimborsare esclusivamente la sorte capitale.

L’istituto bancario, dichiara che la polizza fideiussoria contratta dall’imprenditore barese fosse facoltativa, ma in realtà, quest’ultimo aveva ben poca libertà di scelta, in quanto, se avesse deciso diversamente, non avrebbe ricevuto il finanziamento.

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